Commercialisti: il nuovo Codice delle sanzioni

Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha recentemente approvato un nuovo Codice delle sanzioni che entrerà in vigore il 18 aprile 2024, sostituendo il precedente del 2016

Commercialisti: il nuovo Codice delle sanzioni

Questo nuovo testo è stato creato in seguito all'approvazione del nuovo Codice deontologico per garantire il rispetto delle regole e delle norme professionali.

Una delle principali novità riguarda le sanzioni per violazioni legate all'equo compenso. Se un commercialista concorda un compenso ingiusto con un cliente o non informa il cliente sulle norme, la sanzione prevista è la censura. In caso di esercizio non autorizzato della professione, la sospensione può durare fino a un anno. Chi non ha un'assicurazione rischia una sospensione fino a sei mesi, mentre chi non informa il cliente sulla polizza rischia la censura. Se un commercialista commette più violazioni deontologiche contemporaneamente, si applica la sanzione più grave.

Per ricevere commissioni da colleghi o proporre comportamenti scorretti, le sospensioni possono variare da tre mesi a un anno. La pubblicità impropria e l'abuso di titoli professionali comportano la censura.

Le sanzioni riguardanti l'utilizzo improprio dei social media sono state modificate, passando dalla censura alla sospensione fino a tre mesi. Secondo il Presidente del Consiglio nazionale, Elbano de Nuccio, questo nuovo Codice rappresenta un passo avanti per migliorare i comportamenti nell'ambito professionale e nei rapporti con i clienti.

Il delegato Pasquale Mazza ritiene che questo nuovo Codice sia fondamentale per la professione, auspicando che, insieme al Codice deontologico, possa incoraggiare comportamenti etici senza la necessità di dover ricorrere alle sanzioni. Questo processo di aggiornamento dei codici professionali mira a promuovere comportamenti rispettosi e corretti tra i commercialisti, con l'obiettivo di mantenere standard elevati e relazioni collaborative sia tra colleghi che con le Istituzioni e i clienti. (Com. stampa CNDCEC 16 aprile 2024)

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