Ammissione al passivo: prededuzione concessa nonostante l'assenza di qualifica come PMI della società richiedente

Dopo che una società per azioni ha chiesto priorità come creditore dell'Ilva per oltre 15 milioni di euro, il Tribunale ha ridimensionato i pagamenti ammessi e condizionato l'accettazione alla dimostrazione della qualifica di PMI della società. Tuttavia, la dimostrazione di tale status non era obbligatoria per tutte le transazioni effettuate

Ammissione al passivo: prededuzione concessa nonostante l'assenza di qualifica come PMI della società richiedente

Il caso coinvolge una società che ha richiesto di includere nel passivo dell'amministrazione straordinaria Ilva crediti per oltre 15 milioni di euro, tra cui prestazioni AIA, servizi per il risanamento ambientale, la sicurezza e la continuità dell'attività. Il Tribunale ha riconosciuto importi inferiori e ridotto le somme prededucibili, portando la società a fare ricorso in Cassazione.

Il requisito della qualifica PMI richiesto per la prededuzione riguarda specifiche prestazioni legate al risanamento ambientale, alla sicurezza e alla continuità degli impianti essenziali, escludendo altre prestazioni ambientali e di salute del piano del 2014. La decisione è stata contestata per mancanza di prove riguardo alla qualifica PMI secondo i parametri europei.

La Corte accoglie i motivi di ricorso, notando che la prededuzione per prestazioni specifiche è finalizzata a imprese con impianti strategici nazionali, così come previsto dalla legge. Si sottolinea che la prededuzione è interpretata restrittivamente e legata al ciclo produttivo dell'acciaio. Il Tribunale è stato criticato per mancanza di chiarezza riguardo alle prestazioni prededucibili.

Si conferma che il requisito PMI è richiesto per una categoria specifica di crediti, ma non per altri legati al risanamento ambientale e alla sicurezza. Non vi è la necessità di tale qualifica per crediti legati all'ambiente e alla salute previsti dal piano del 2014.

La Corte sottolinea che il legislatore ha differenziato le due categorie di crediti prededucibili per ragioni economiche e di tutela ambientale e alla salute. Mentre la prededuzione riconosce la necessità di proteggere le PMI in un contesto di insolvenza, è stata prevista una maggiore flessibilità per le prestazioni ambientali e sanitarie. La Corte, quindi, accoglie il ricorso contro la richiesta erronea della qualificazione come PMI per la prededuzione dei crediti della società creditrice (Cas. n. 28147 del 31 ottobre 2024).

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